Alla voce della persona, ignorata, Non risponde che uno stesso sfondo Di suono paziente, vuoto. Con gesti circospetti Non si fermano gli oggetti Lasciati in un punto.
C'ГЁ stato un giorno qualsiasi, Un avvenimento banale: Qualcuno che dormiva Nelle camere di fianco Mentre si parlava. E continuan le abitudini.
Sul cortile riposano La nera facciata E gli archi dei terrazzi. Da un angolo proviene Una vampata di terrore. S'arresta il rumore dei fili Della luce sbattuti. S'apre una corta reminiscenza.
Nello stesso spazio Occupato prima da un senso strano Ora ГЁ un cemento d'angoscia. Sul parapetto del muro di fronte Cade qualcosa, Poi si muove un animale nel fondo.
Arriveranno altri perduti dettagli, Si sentirà l'assenza. Quando dal vicolo si scorge Un'altra spoglia di ringhiera E una parvenza di passi sulla ghiaia, Come un pazzo risvolto, si ripete, Nel grembo dell'essere t'assale, Senza speranza, Un incontrastato malessere Così forte che il tempo appare Nella posa arrogante degli oggetti.
Oltre la scarpata, Piani di terra asciutta, martoriata, I campi dove si tuffi L'acqua di motori accesi nella notte E, dietro, il mare. E' un disuguale accorgersi Delle distanze.
A volte si sostiene per ore Un manto di oscuritГ feroce Intorno ad una statua. Poi non resta che il dissapore Per aver inteso domandare pietГ Da un'inutile voce.
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico Ma nazione vivente, ma nazione europea: E cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti, Governanti impiegati di agrari, prefetti codini, Avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, Funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, Una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci Pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti, Tra case coloniali scrostate ormai come chiese. Proprio percho tu sei esistita, ora non esisti, Proprio percho fosti cosciente, sei incosciente. E solo percho sei cattolica, non puoi pensare Che il tuo male ГЁ tutto male: colpa di ogni male. Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Amici ci aspetta una barca e dondola Nella luce ove il cielo s'inarca E tocca il mare, volano creature pazze ad amare Il viso d'Iddio caldo di speranza In alto in basso cercando Affetto in ogni occulta distanza E piangono: noi siamo in terra Ma ci potremo un giorno librare Esilmente piegare sul seno divino Come rose dai muri nelle strade odorose Sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo E in lui una veritГ che precede Intrepida, un sospiro profondo Dalle foci alle sorgenti; La Madonna dagli occhi trasparenti Scende adagio incontro ai morenti, Raccoglie il cumulo della vita, i dolori Le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita. Le ragazze alla finestra annerita Con lo sguardo verso i monti Non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna Senza origine, senza profonditГ s'alterna Col silenzio della terra, ГЁ bella E tutto par nato da quella.
Sono cresciuto in una terra strana Dopo che hai messo all'ombra la mia luce, Quasi non mossi piede dalla soglia Della mia meraviglia Per il dio nuovo cui tu m'opponevi. In me cresceva il Dio dei miei domini (ero ancora ragazzo) Ma tu mi hai rotto l'urlo ai vorticosi Margini della bocca, L'urlo della potente giovinezza. Mamma, io ti ringrazio Dalla rigida tomba entro cui siede Il mio pensiero finalmente puro. Ora vedo che a forza mi hai strappato Il verde degli amari desideri, Mi hai edificato come l'architetto Sapiente che ritoglie chiari miti Dalle antiche macerie.
Nacqui umana rovina come tutti, Tu mi hai intessuta un'ala senza geli...
Amici ci aspetta una barca e dondola Nella luce ove il cielo s'inarca E tocca il mare, volano creature pazze ad amare Il viso d'Iddio caldo di speranza In alto in basso cercando Affetto in ogni occulta distanza E piangono: noi siamo in terra Ma ci potremo un giorno librare Esilmente piegare sul seno divino Come rose dai muri nelle strade odorose Sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo E in lui una veritГ che precede Intrepida, un sospiro profondo Dalle foci alle sorgenti; La Madonna dagli occhi trasparenti Scende adagio incontro ai morenti, Raccoglie il cumulo della vita, i dolori Le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita. Le ragazze alla finestra annerita Con lo sguardo verso i monti Non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna Senza origine, senza profonditГ s'alterna Col silenzio della terra, ГЁ bella E tutto par nato da quella.
O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l'anno, sovra questo colle Io venia pien d'angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su questa selva Siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il tuo volto apparia, cho travagliosa Era mia vita: ed ГЁ, no cangia stile, O mia diletta luna. E pur mi giova La ricordanza, e il noverar l'etate Del mio dolore. Oh come grato occorre Nel tempo giovanil, quando ancor lungo La speme e breve ha la memoria il corso, Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che l'affanno duri!
La puesta del sol se cayo para ti de nuevo As you looked to the West I turned my back I wanted to see if you could make the sun rise
Que estas buscando mi querida I see you longing for something That is why I must wait for you to decide What am I compared to a dream that paints the skies
Entonces es mejor esperar que perderte I'll be around like this thing upon which you travel It's so far beyond the horizon It's become my life to imagine the reason for your cries
Me miraste a los ojos, todavia buscas Why must you make me wonder It is how a woman must live needing to be convinced I'm not asking you to trust my words, just my eyes
Per chi conosce solo il tuo colore, Bandiera rossa, Tu devi realmente esistere, percho lui Esista: Chi era coperto di croste ГЁ coperto di Piaghe, Il bracciante diventa mendicante, Il napoletano calabrese, il calabrese Africano, L'analfabeta una bufala o un cane. Chi conosceva appena il tuo colore, Bandiera rossa, Sta per non conoscerti piГ№, neanche coi Sensi: Tu che giГ vanti tante glorie borghesi e Operaie, Ridiventa straccio, e il piГ№ povero ti Sventoli.